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Stephen Covey, The Speed of Trust in italiano diventa La Sfida della fiducia, che va al contrario.

Ho comprato il libro di  Spephen Covey, LA SFIDA DELLA FIDUCIA Il libro viene pubblicato in Italia dalla FrancoAngeli/TREND, Edizion...

Ho comprato il libro di Spephen Covey, LA SFIDA DELLA FIDUCIA

Il libro viene pubblicato in Italia dalla FrancoAngeli/TREND, Edizione italiana a cura di Barbara Calvi, traduzione di Tiziana Abelli, progetto grafico copertina di Elena Pellegrini.

Il titolo in inglese è diverso: The Speed of Trust. Che tradotto letteralmente significa, La Velocità della Fiducia.
Mi chiedo perché in Italia viene proposto il titolo "La Sfida", invece di "La Velocità" che sono due concetti molto diversi.
La Fiducia come sfida, rievoca più concetti come competizione, duello. Mentre la Velocità è abbinabile più a qualcosa di pratico. Inoltre la sfida potrebbe far ricordare un concetto di marketing vecchio, ma ancora e purtroppo tipicamente italiano, come il win to loose (io vinco, tu perdi), invece del win to win (io vinco, tu vinci).

Vediamo le due copertine a confronto.

Copertina originale


Copertina italiana



La prima è tratta da Amazon.com la seconda l'ho scannerizzata dal libro che ho acquistato via internet.

La qualità grafica, comunicativa e pubblicitaria delle due copertine risultano completamente diverse.

Analizziamone i perché, guardiamo: 

  • le masse, 
  • le proporzioni, 
  • i colori, 
  • le dimensioni dei testi, 
  • i font usati.

Analizziamo la copertina originale.

Il titolo inglese in MAIUSCOLO parla di Velocità, e questa viene evocata elegantemente con un font (carattere) inclinato e snello, alto e stretto, di tipo romanico, che da una idea di di leggerezza, velocità e direzione (da sinistra verso destra per la cultura occidentale). Inoltre la decorazione, le tre lineete sulla S disegnate in quel modo, rievoca le scritte storiche americane delle gare automobilistiche.

Il sottotitolo, The One Thing That Change Everything (tradotto: L'unica cosa che cambierà tutto), in minuscolo, con solo le iniziali in Maiuscolo, urla meno del titolo e ne dichiara immediatamente lo scopo, con un leggero accento su Everything, in italico inclinato per collegarsi con SPEED

Quindi, l'intenzione del grafico professionista era quella di collegare Veloce a Tutto

  • Il colore è nero, e risalta come seconda lettura per effetto di contrasto.
  • Il font è lo stesso del titolo e di dimensione 1/4.
  • Il NOME DELL'AUTORE è in maiuscolo, sempre coordinato con lo stesso font del titolo e sottotitolo. 
  • Il Nome è 1/3 del Cognome e questo è 1/2 del font usato nel Titolo. 
Le proporzioni in definitiva sono ben bilanciate.

La Massa giallo arancione sotto il testo ha due scopi: il primo quello di dare energia e attirare l'attenzione, il secondo quello di creare una massa più scura del titolo bianco che deve attirare con la sua luce a se la prima lettura, per assenza di colore ovvero presenza di bianco. Questo perché l'occhio è sempre attirato da quello che è più luminoso (effetto falena). Hanno aggiunto giusto un piccolo effetto ombra, sempre da sinistra verso destra, vedremo poi perché è importante, sotto il titolo per aumentare il contrasto con lo sfondo.

Le informazioni aggiuntive vengono comunicate con il rosso o nuovamente in bianco su sfondo rosso.

I colori usati sono 4:

  1. gialloarancio,
  2. rosso,
  3. nero 
  4. e bianco.

Il risultato è un lavoro equilibrato, coordinato, bilanciato, professionale.

Analizziamo ora la copertina italiana.

Il carattere usato per il titolo ricorda il Poster Bodoni Italic, o il Bodoni extra Bold Italic o uno similare. Il font risulta già a primo avviso un po' pesante, lontano dal concetto di velocità e inoltre demodé.

L'effetto Italic (inclinato) viene utilizzato sia per Sfida che per Fiducia. A parte questa scelta di font, che come vedremo complicherà la declinazione per il sottotitolo, appaiono subito 2 problemi grafici.

Il primo è che DELLA, risulta essere la parte più luminosa e quindi leggibile, questo per effetto di contrasto tra le scritte che stanno sopra e sotto, le quali hanno un'ombra mentre DELLA no.
Inoltre (cliccando sull'immagine potrete vedere bene ingrandito) c'è, sullo sfondo, un ulteriore effetto colore che fa risaltare di più DELLA rispetto a LA SFIDA e FIDUCIA.

Il secondo problema è relativo alla direzione dell'ombra inserita dietro le parole LA SFIDA e FIDUCIA. La direzione che evoca l'ombra da un senso da destra a sinistra che nel simbolismo occidentale significa: ritorno, tornare indietro. Non tanto per l'effetto luce (ombra) in se quanto invece al senso del tratteggio dell'ombra stile matita o china tratteggiata che evoca una sensazione di qualcosa che va all'indietro, mentre molto probabilmente voleva evocare nelle intenzioni solo velocità. Pertanto una FIDUCIA che va all'indietro funziona poco, a meno che il titolo fosse stato IL RITORNO DELLA FIDUCIA, o COME FAR TORNARE LA FIDUCIA, allora avrebbe funzionato.

Il sottotitolo: VELOCITÀ ED EFFICACIA NELLE RELAZIONI DI BUSINESS E NELLA VITA PRIVATA. Personalmente ritengo più largo e aperto il concetto espresso dal sottotitolo originale, The One Thing That Change Everything (tradotto: L'unica cosa che cambierà tutto), che potrebbe far pensare anche ad esempio alla politica.

Torniamo al sottotitolo per quanto riguarda la grafica, è stato usato il Maiuscolo e un carattere bastone (usato per evocare informazioni di tipo tecnico). Usare lo stesso carattere del titolo sarebbe risultato sicuramente troppo pesante, pertanto è stato necessario inserire un'altra famiglia di font. In questi casi si evita di usare due famiglie troppo simili ma diverse (due romanici graziati come Times e Bodoni o Garamond, oppure due bastone come Helvetica e GillSans) perchè danno più una sensazione di disordine che di stacco (a meno che il progetto grafico non sia in stile David Carson e il font diventa un oggetto decorativo). Scegliendo a monte del progetto grafico un font con una possibilità maggiore di declinazione si evita il fatto di dover inserire un altra famiglia di font.

Nella versione italiana il nome dell'autore è in cima su uno sfondo grigio sfumato e in minuscolo, la versione inglese era decisamente più  grande, la dimensione maggiore gli da più enfasi e importanza. ed il colore legato anche al nome gli da sicuramente un idea più energizzante.

Avendo sotto mano il libro, mi risulta davvero strano che il retro bianco della copertina come materiale sia più gradevole del fronte stampato. Il retro risulta meno suscettibile a graffi, ditate e usura.

Considerazione sul prezzo:
Lasciando per inteso che il contenuto vale in base ai risultati ottenuti da Covey e all'interesse che uno ha per le tematiche da lui esposte, il libro di 368 pagine viene venduto a 22 euro.
Considerando che First Thing First di Stephen R. Covey di 448 pagine, pubblicato in Italia da Piero Gribaudi Editore Srl e venduto a 19 euro, la copertina anche se graficamente non eccellente è praticamente uguale all'originale con una qualità di materiale e stampa migliore, e la carta interna risulta con colore di sfondo più riposante.
Pertanto non capisco i 3 euro in più cosa sto pagando?

Considerazione personale:

Se non fosse che Covey si fa quasi pubblicità da solo, con i risultati da lui raggiunti, e che fomatori come Max Formisano lo propongono con enfasi (qui puoi leggere il commento di Max Formisano sull'opera di Covey ed un estratto del libro), a mio avviso questa copertina italiana potrebbe rischiare di essere trascurata dai consumatori di saggistica perchè poco invitante.

 

Parole chiave: analisi grafica, errori di grafica, gratis, lezioni di grafica, recensione, recensione libri, Stephen Covey, The speed of Trust, tradire, traduzioni.


Commenti Recuperati

chiara t il 2014-01-03 alle 15:24 

ho la versione italiana di ‘the 7 habits of highly effective people’, tradotta come ‘le sette regole per avere successo’ e mi chiedo come abbiano potuto tradurre -habits- come regole…. sono scioccata


Luca Divento.it il 2014-01-04 alle 10:55 

Ciao Chiara, ho scritto un anno fa un articolo dedicato proprio di quello che dici, su su divento.it, titolo dell’articolo è “Libri, titoli efficaci? Valutazione con il potere delle distinzioni” di cui ti consiglio la lettura, sono certo che ti piacerà.

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