Ti è mai capitato di scattare una foto e accorgerti solo dopo che qualcosa non tornava? Magari sembrava tutto perfetto, eppure... il risul...
Ti è mai capitato di scattare una foto e accorgerti solo dopo che qualcosa non tornava? Magari sembrava tutto perfetto, eppure... il risultato non era quello sperato. Se il misterioso colpevole si chiama ISO, allora sei nel posto giusto. In questo articolo esploreremo insieme come domare questo piccolo grande numero che può fare la differenza tra uno scatto mediocre e una foto memorabile.
Titolo video: BASTA fotografare sbagliando ISO
Autore: Andrea Correale Photography
Data: 8 Dicembre 2024
Sintesi argomenti del video
ISO: La chiave per catturare la luce (anche nei boschi più bui)
Quando si parla di ISO, il pensiero va subito a quel numerino che aumenta il rumore nelle foto. Eppure, Andrea ci insegna che bisogna abbandonare il dogma del “sempre ISO più basso possibile”. Infatti, in condizioni come quelle dei boschi autunnali, dove la luce è ingannevolmente scarsa e le foglie si muovono, aumentare gli ISO diventa una scelta saggia.
Perché alzare gli ISO?
Andrea spiega che, se si vuole ottenere uno scatto nitido, soprattutto quando ci sono micro-movimenti nella scena (come le felci agitate dal vento), è fondamentale aumentare la sensibilità ISO per mantenere tempi di esposizione brevi. Invece di inseguire la qualità perfetta a tutti i costi, si tratta di trovare un compromesso tra nitidezza e rumore digitale.
Il diaframma: Trova il punto giusto di equilibrio
Fotografare un bosco pieno di elementi a diverse distanze può essere complicato: chiudere troppo il diaframma rischia di introdurre diffrazione e rendere l’immagine meno nitida. Andrea consiglia di scegliere un’apertura intorno a f/8 o f/9, che offre un buon equilibrio tra profondità di campo e qualità dell’immagine. Se necessario, suggerisce di spingersi fino a f/16, ma solo in condizioni ottimali.
Focus stacking: Soluzione perfetta o ultima spiaggia?
Se il soggetto ha troppa profondità e si vuole ottenere tutto perfettamente nitido, si può ricorrere al focus stacking. Tuttavia, Andrea mette in guardia: il focus stacking funziona solo se tutto è immobile. Con vento e vegetazione in movimento, i software di post-produzione faticano a gestire le differenze tra i vari scatti.
Scatti a mano libera: Quando il treppiede non basta
Andrea ci offre anche una lezione pratica su come fotografare a mano libera. Se non si dispone di un treppiede o si vuole scattare rapidamente, diventa necessario aumentare gli ISO e usare la stabilizzazione dell’obiettivo o del sensore. In questo caso, Andrea consiglia di mantenere il tempo di esposizione a 1/60 di secondo o più veloce per evitare il mosso.
La lezione finale: Smetti di fissarti con gli ISO bassi!
La morale del video è chiara: l’ossessione per la pulizia assoluta dell’immagine può portare a scatti mediocri o addirittura inutilizzabili. Aumentare gli ISO, quando necessario, permette di ottenere una foto nitida e ben esposta, anche a costo di un po’ di rumore digitale.
Andrea conclude il video ricordando che la fotografia è fatta di compromessi e che il vero obiettivo è catturare la scena come la si immagina, non come la vorremmo tecnicamente perfetta. Con un pizzico di ironia, confessa di aver lasciato il pranzo in macchina e chiude il video augurandosi che questa lezione sia servita a tutti quelli che inseguono la foto perfetta.
Consigli pratici per diventare un fotografo esperto di ISO
1. Controlla la scena:
se c’è vento o movimento, alza gli ISO per ridurre il tempo di esposizione.
2. Valuta la nitidezza:
è meglio un po’ di rumore in più che un’immagine mossa.
3. Non esagerare con il diaframma:
chiudere troppo rischia di ridurre la qualità complessiva dell’immagine.
4. Impara a scattare a mano libera:
se non puoi usare il treppiede, sfrutta la stabilizzazione e scegli tempi adeguati.
5. Ricorda il focus stacking:
utile solo in assenza di vento e movimenti indesiderati.
Questo articolo combina le preziose informazioni del video di Andrea Correale con alcuni suggerimenti aggiuntivi per migliorare la tua tecnica fotografica, mantenendo sempre un occhio attento alle condizioni reali e ai compromessi necessari.
Se vuoi perfezionare le tue foto, ricorda: ISO, diaframma e tempi di esposizione sono come i tre moschettieri. Solo lavorando insieme, ti porteranno a realizzare lo scatto perfetto.
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